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Chirurgia del vitreo e della retina

CHIRURGIA VITREORETINICA

Il corpo vietreo

Si dice corpo vitreo o umore vitreo una sostanza gelatinosa e trasparente che riempie per circa 4/5 la porzione posteriore dell’occhio. Si colloca per la precisione nello spazio compreso tra cristallino e retina, detto camera vitrea.
Il corpo vitreo serve come sostegno per il bulbo oculare, per proteggerlo ed ammortizzare eventuali urti. Il tempo e alcune patologie possono modificarne la struttura e fargli perdere trasparenza.
 
LA RETINA
 
La retina è una membrana che riveste la parte interna del bulbo oculare. È formata da due tipi di cellule recettoriali, i coni e i bastoncelli, che trasformano le radiazioni luminose in impulsi nervosi. Gli impulsi nervosi ottenuti dalla retina portano attraverso il nervo ottico e le vie ottiche le informazioni alla corteccia cerebrale, che le converte in immagini.

PERCHÈ LA CHIRURGIA VITREORETINICA

Retinopatia proliferante

Esistono diverse situazioni che possono portare ad eseguire un intervento di chirurgia vitreoretinica.
È infatti ad oggi la soluzione migliore per cercare di porre rimedio a patologie considerate una volta incurabili.

Oggi infatti ambedue i tessuti sono aggredibili chirurgicamente:

– Il vitreo quando diviene opaco per fenomeni emorragici, infiammatori o infettivi oppure quando crea delle trazioni sulla retina;
– la retina quando compaiono patologie quali il distacco di retina, alcune forme di retinopatia proliferante, a quella esempio diabetica quando il trattamento laser non trova più la sua indicazione, o allorché si ha la deformazione del profilo della porzione retinica centrale per trazioni del vitreo (pucker maculare).

 

La chirurgia del vitreo viene effettuata per via endoscopica, utilizzando un microscopio operatorio e particolari sistemi ottici ed effettuando tre piccole incisioni attraverso cui vengono introdotti una sonda luminosa e gli strumenti chirurgici con cui viene effettuata una vitrectomia, cioè l’asportazione del vitreo alterato. Questo viene poi sostituito con dei mezzi cosiddetti tamponanti: soluzione fisiologica, gas, olio di silicone. Quest’ultimo nella maggior parte dei casi viene poi asportato dopo un certo periodo di tempo.
Mentre la chirurgia del pucker maculare o della proliferazione retinovitreale vengono sempre eseguite associandole ad una vitrectomia, la chirurgia del distacco di retina può essere effettuata sia per via interna, associato ad una vitrectomia, sia con una chirurgia tradizionale ab externo.
In molti casi alla chirurgia vitreoretinica è necessario associare un trattamento laser della retina.

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